Dott.ssa Viviana Ferloni
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"Troppi di noi non vivono i loro sogni, perché stanno vivendo le loro paure." (Anonimo)

Quando rimaniamo coinvolti in un evento traumatico, il ricordo può ripresentarsi in modo insistente e disturbante se l'esperienza non è stata elaborata dalla nostra mente. 
Alcune persone reagiscono ad un'esperienza traumatica ritornando dopo qualche tempo alla vita normale, altre, al contrario, possono sviluppare sintomi psicologici che rendono più difficile la vita quotidiana.  

In genere le conseguenze più gravi si verificano in seguito ad eventi che comportano pericoli per l'incolumità personale (incidenti, rapine, aggressioni, catastrofi naturali come terremoti, malattie che mettono a rischio la vita,  etc.). L'esperienza può essere traumatica anche quando si assiste a situazioni di pericolo che coinvolgono terze persone o si viene a conoscenza di fatti dolori riguardanti una persona cara, come lutti e malattie gravi.
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Anche le persone "più forti" possono essere in difficoltà nell'elaborare un'esperienza traumatica e chiunque può sviluppare dei sintomi emotivi anche prolungati e importanti di difficile risoluzione. 

Alcune reazioni tipiche successive ad un evento traumatico possono essere: 
  • senso di irrealtà – possiamo avere la sensazione di trovarci in un film, in una campana di vetro o in un ambiente irreale.
  • reazioni – tachicardia, nausea, sensazioni di calore o di freddo, timori di stare soli, ricerca di aiuto sono alcune delle reazioni normali al pericolo. 

Alcune reazioni successive all'evento possono essere: 
  • pensieri intrusivi – i ricordi, le immagini o i pensieri riguardo a ciò che è accaduto possono riaffiorare alla mente anche senza volerlo. Spesso l'evento viene associato a persone, ambienti o situazioni che richiamano il ricordo e provocano disagio e malessere;
  • difficoltà nel sonno – il sonno può essere leggero, il risveglio frequente e si può accompagnare a incubi o sogni collegati all'evento;  
  • difficoltà di concentrazione – si può faticare a mantenere l'attenzione anche su attività abituali come vedere un film, leggere, etc. 
  • reazioni fisiche diverse- stanchezza, difficoltà digestive, etc.
  • senso di disperazione - è possibile non riuscire ad accettare quanto accaduto e pensare in modo adeguato al futuro; 
  • senso di colpa – a volte si può provare colpa per essere sopravvissuti ad una situazione che ha provocato la morte o lesioni ad altre persone o pensare di non aver fatto qualcosa a sufficienza per evitare l'accaduto;
  • senso di vulnerabilità – possono manifestarsi timori per il futuro, difficoltà di rapporti con gli altri e in alcuni casi indifferenza verso ciò che prima suscitava interesse. Si può pensare ripetutamente a quanto accaduto cercando di trovarne un senso. 
esperienze traumatiche busto arsizio

ESPERIENZE TRAUMATICHE

Subito dopo aver vissuto un evento traumatico il nostro organismo e il nostro cervello vanno incontro ad una serie di reazioni di stress fisiologiche, che nel 70-80% dei casi tendono a risolversi naturalmente senza un intervento specialistico. Questo avviene perché l’innato meccanismo di elaborazione delle informazioni presente nel cervello di ognuno di noi è stato in grado di integrare le informazioni relative a quell’evento all’interno delle reti mnestiche del nostro cervello, rendendolo “digerito”, ricollocato in modo costruttivo e adattivo all’interno della nostra capacità di narrare l’accaduto. Alcune persone continuano a soffrire per un evento traumatico anche a distanza di moltissimo tempo dall’evento stesso. Spesso riportano di provare le stesse sensazioni angosciose e di non riuscire per questo motivo a condurre una vita soddisfacente dal punto di vista lavorativo e relazionale. In questi casi, quindi, il passato è presente.
Questo quadro sintomatologico, che può arrivare fino a delinearsi in un Disturbo da Stress Post-Traumatico, è caratterizzato appunto dal “rivivere” continuamente l’evento traumatico, continuando a provare tutte le emozioni, sensazioni e pensieri negativi esperiti in quel momento. E’ proprio quando ci si rende conto che le reazioni sono di questo tipo e che la sofferenza è significativa che è importante chiedere aiuto.
lutto elaborazione

LUTTI E SEPARAZIONI NON SUPERATI

La sofferenza legata ad una perdita di una persona cara o di una relazione importante è naturale. 
Affrontare una perdita è un processo impegnativo e non privo di difficoltà, ma non è una situazione che richiede necessariamente di un aiuto psicologico. A volte però non siamo in grado di procedere in questo processo e possiamo negare il dolore, non accettare la perdita rimanendo bloccati nella sofferenza per lungo tempo. E' in questi casi che può essere utile un supporto che faciliti la riorganizzazione di se stessi e della propria vita accettando quanto accaduto. 

 Viviana Ferloni
​Cell. 3394283893 - E-mail: [email protected]

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